Sull’estremità superiore di questa molla poggia il fondo, cioè il polo negativo di ciascuna pila, che con il suo peso comprime la molla stessa; il polo positivo di ciascuna pila è schiacciato da un piattina di ottone di 20x4 mm, che alle due estremità presenta due fori di 5,5 mm, nei quali passano due spezzoni di asta filettata di 5 mm, in ottone, avvitati direttamente sul bordo della cassetta di legno.
La piattina è schiacciata sul polo positivo della pila mediante due nottolini di forma allungata, in ottone, che si avvitano sui due spezzoni di asta filettata di 5 mm; avvitando o svitando, opportunamente i nottolini è possibile regolare la pressione della piattina sul polo positivo e quindi sulla molla su cui poggia l’intera pila.
Le tre pile sono disposte in serie, cosicché è possibile prelevare dalla batteria tre tensioni diverse di valori 1,5V, 3,0V e 4,5V. Le targhette di ottone, disposte sul frontale anteriore dell’apparato, davanti a ciascun morsetto di presa, indicano questi valori e il polo positivo della prima batteria della serie.
Sulla fiancata sinistra della cassetta alveolare è collocato un interruttore artigianale perfettamente identico a quello descritto a proposito del relè polarizzato. Esso è inserito nel circuito della batteria nel seguente modo: il polo positivo della prima batteria è collegato al suo contatto centrale, quello con il nottolino di ottone di forma allungata; avvitando il nottolino di ottone schiacciato, più vicino ai morsetti delle tensioni, fino a toccare la piattina di ottone, si trasferisce il polo positivo della batteria al morsetto + e la corrente può fluire nel circuito del coherer; svitandolo s’interrompe il passaggio. Avvitando l’altro nottolino schiacciato, fino a toccare la stessa piattina di ottone, si attiva il circuito della spia luminosa, costituita da una lampadina di 6 V, disposta a destra della cassetta alveolare, segnalando l’efficienza della batteria.
E’ opportuno sfruttare di questa batteria un solo elelemento e cioè la tensione di 1,5 volt per alimentare il circuito del coherer, per non danneggiarlo e perdere di sensibilità; eccezionalmente si può prelevare la tensione di due elementi, cioè di 3 volt, se lo spessore della polvere metallica supera 1 mm. E’ assolutamente sconsigliabile il prelievo di una tensione maggiore.
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