L’apparato può essere utilizzato per ricezioni sia telegrafiche che telefoniche; non necessita di alcuna alimentazione esterna, bastando l’energia delle onde elettromagnetiche.
Il circuito di realizzazione è quello più semplice, noto con l’appellativo di “ ingenuo” e già descritto per il ricevitore a galena. Tale circuito è costituito dalla serie di tre componenti: la bobina di colore giallo, il diodo al germanio e la cuffia ad alta impedenza (2000 ohm).
I due terminali della bobina sono collegati ai due morsetti di colore rosso posti sul retro della base, realizzata con una basetta ottagonale in plexiglass. Uno di questi morsetti va collegato all’antenna aerea, mentre l’altro alla terra.
Il morsetto di colore nero e quello di colore rosso posti sul davanti servono per l’inserimento della cuffia.
Il diodo al germanio è posto in posizione verticale ed è facilmente riconoscibile tra i due dadi ciechi di ottone, a sinistra sulla base.
Per ottenere una buona ricezione del primo programma radiofonico della RAI, ai capi della bobina, e quindi tra i due morsetti di colore rosso, sono stati inseriti due condensatori: uno di capacità fissa (1120 pF) e l’altro di capacità molto bassa e leggermente variabile.
Quest’ultimo, posto subito dietro i due moretti della cuffia, è realizzato con due angolari di ottone separati da un foglio di carta; sul lato orizzontale dell’angolare superiore è disposto un nottolino cilindrico di ottone, avvitando o svitando il quale si può aumentare o diminuire la pressione sul foglio di carta, determinando, così, rispettivamente un lieve incremento o un lieve decremento del valore della capacità.
Mancando una fonte di alimentazione esterna, per realizzare un buon funzionamento della stazione, occorre una buona antenna aerea e una buona presa di terra: la ricezione, però, è migliore di quella del ricevitore a galena: sia per l’affidabilità, in quanto non bisogna più ricercare il contatto perfetto del baffo di gatto, sia per la sensibilità, dato il più basso valore della tensione di soglia del diodo di germanio.
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