L’apparato mostra i primi segni del tenace lavoro iniziato da Marconi per risolvere il problema della selettività, onde evitare i fenomeni d’interferenza, i quali, con l’aumentare delle installazioni delle stazioni trasmittenti, disturbavano le comunicazioni, rendendole a volte indecifrabili; e proprio questo era stato il motivo delle molte critiche sollevate all’operato del giovane inventore.
Quadro sintonico |
Il primo modulo è denominato quadro sintonico e contiene il jigger di antenna, i condensatori e due reattanze induttive, che hanno lo scopo di impedire che le perturbazioni elettromagnetiche si disperdano nel circuito del coherer, diminuendo, quindi l’intensità della loro efficacia sullo stesso detector.
Coherer |
Il secondo modulo, denominato coherer, contiene il detector a polveri metalliche, il decoherizzatore, l’alimentatore del circuito d’inserzione del coherere ed il relè, denominato R2, che, eccitato dal relè inserito nel circuito del coherer, permette l’uscita della tensione di 220 V destinata ad azionare la macchina Morse.
Relè galvanometrico |
Il terzo modulo contiene il relè galvanometrico, inserito nel circuito del coherer, e un secondo alimentatore che fornisce la tensione di 12 V alla bobina eccitatrice del relè R2.
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