La riproduzione in formato ridotto della stazione trasmittente di Poldhu comprende i sei moduli essenziali: quadro di comando, trasformatore, reattanze induttive di protezione del trasformatore, condensatore, spinterometro e jigger. Il quadro di comando comprende un voltometro, un potenziometro, un trasformatore e un relè.
Nel circuito a 12 V, per motivi di sicurezza dell’operatore, è inserito il tasto telegrafico tramite i due morsetti nero e rosso (davanti alla torretta in legno). Tra questi due morsetti è collocato un pulsante rosso di forma quadrata, che sostituisce il tasto in caso di prove.
Nel circuito a 220 V è inserito, in serie, il potenziometro (alla base della torretta) per poter variare la tensione di alimentazione, la quale viene misurata dal voltometro premendo il pulsantino rosso sulla testa della torretta.
Voltometro e potenziometro |
Tra i due morsetti neri è situato l’interruttore a clip di accensione dell’apparato, la quale viene segnalata dalla spia verde. L’accensione della spia rossa tra i due morsetti rossi segnala, invece, il passaggio della corrente al modulo successivo (trasformatore ad alta tensione).
E’ opportuno ricordare che, per l’alimentazione della stazione di Poldhu, Marconi si servì di un alternatore della potenza di circa 20 kW.
a mio parere Marconi intuì solo che era necessaria una ANTENNA la sua vera invenzione , avendo già a disposizione un oscillatore di Righi e un coherer gia disponibile
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